NIKOLA TESLA
UN CARATTERE INTROVERSO
UN GRANDE FILOSOFO
UN GENIO CHE......
COME SPESSO ACCADE......
E' STATO INCOMPRESO.
Che ci piaccia o meno, il merito di avere inventato la radio e' stato universalmente attribuito allo scenziato italiano Guglielmo Marconi.
Questo e' quello che ci insegnano a scuola, questo e' quello che conta a tutti gli effetti.
Sono pero' anche in molti a sostenere che nella realta' Marconi si e' limitato solo a finalizzare un lavoro per lo piu' compiuto da altri.
Ora che questo sia vero o meno nella realta' poco conta in quanto, e' risaputo, vince colui che il traguardo lo taglia per primo.
Pero' e' anche giusto citare i fatti cosi' come si sono svolti, poi ognuno di noi ha la propria consapevolezza per potere trarre le conclusioni piu' giuste e questo al di la' di quello che la scuola ci ho insegnato.
Ci sono effettivamente state delle figure, Nikola Tesla per primo, che effettivamente hanno avuto un ruolo molto importante in quella che e' stata l'invenzione della radio, senza la loro opera preventiva forse la famosa trasmissione radio transoceanica di Marconi sarebbe stata da rimandare a data da destinarsi.....
Guglielmo Marconi
Il lungo percorso del mezzo radiofonico inizia con Micheal Farraday (1792-1867) che, dopo alcune ricerche, nota come ci sia una forte interazione tra elettricità e campi magnetici e, quando nota che l’ago di una bussola cambia direzione in presenza di elettricità, afferma con certezza che l’elettricità genera i campi magnetici.
Alla base dei risultati di Farraday ci sono le scoperte di H.C. Oëster, le cui ricerche sull’interazione tra campi magnetici ed elettricità lo porta a dire che nello spazio c’è un vettore che è un trasportatore di messaggi. Antonio Pacinotti, fisico italiano, sfrutta le scoperte di Farraday per inventare la dinamo. In questo modo è possibile produrre elettricità tramite energia meccanica. J. C. Maxwell scopre a livello teorico l’esistenza delle onde elettromagnetiche, ma sarà H. R. Hertz ad individuarle a livello pratico. Proprio Hertz può essere considerato il genio della radio. Infatti arriva a dire che le onde elettromagnetiche sono movimenti di propagazione di elettricità e, qui risiede la novità, le MISURA. Qui sono le scoperte. A questo punto della storia il “grosso” è stato fatto. Ora spetterà agli altri trovare, ricercare quei dispositivi capaci di catturare queste onde e trasformarle in suono. Augusto Righi arriva a scoprire che l’atmosfera è piena di correnti elettriche. Eduard Branly (1844-1940) inventa una tecnologia, il Choerer, un rilevatore e allo stesso tempo ricevitore di onde elettromagnetiche. Senza questa invenzione, capace di mostrare sperimentalmente l’esistenza delle onde elettromagnetiche, Marconi non sarebbe ricordato oggi. Il primo a captare le onde a distanza attraverso il vuoto, circa 700 metri, fu Oliver Lodge. Alla fine del XIX secolo si è sicuri che si possono trasmettere messaggi attraverso l’etere attraverso l’utilizzo delle onde elettromagnetiche. In pochi sanno che, in Brasile, nel 1893 Roberto Landell De Moura (1861-1928) arriva ad un passo dall’esperimento marconiano. Riesce, infatti, a trasmettere un impulso da una parte all’altra, ad una distanza notevole. Siamo due anni prima dell’esperimento di Marconi. Anche in Russia, Alexander Stepanovich Popov riesce a far capire che è possibile trasmettere un messaggio da un punto ad un altro, ma la sua colpa, se così si può chiamare, è stata di non averlo fatto in modo plateale come fece invece Guglielmo Marconi. Si arriva così all’esperimento di Marconi che da' vita alla radio, o meglio la possibilità di trasmettere verso l’etere. L’unica vera invenzione di Marconi fu la messa a terra del filo, per il resto tutto già era noto. Gli ultimi due passi prima di raggiungere la radiodiffusione furono compiuti nel 1900 e nel 1901. Nel 1901 l’ingegnere Reginald Audrey Fessenden fu il primo a trasmettere la voce umana utilizzando un microfono telefonico. Ma l’anno precedente, nel 1900, arriva la vera invenzione che ci fa dire: "E' NATA LA RADIO”. John Fleming diede vita al DIODO, una valvola termodinamica capace di trasformare l’impulso elettrico in suono. Il Diodo sarà una componente insostituibile della radio, della televisione, dei calcolatori e di molti altri apparecchi elettronici fino all’invenzione del TRANSISTOR. |
Nikola Tesla
Esiste una sentenza della Corte Suprema USA che ha riconosciuto la vera paternità della radio a Nikola Tesla.
" Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta dei raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me e poi, anni dopo, hanno visto che avevo ragione. Ora presumo che la storia si ripeterà quando affermo che ho scoperto una fonte di energia finora sconosciuta, un’ energia senza limiti, che può essere incanalata." Così Nikola Tesla apre il primo capitolo della propria autobiografia, un piccolo volume così scarsamente conosciuto da sembrare scritto da qualcuno senza grandi meriti per la collettività. Pochi sanno infatti che questo “qualcuno non così importante” è il vero padre di molte invenzioni che ognuno di noi usa tutti i giorni nella sua vita quotidiana. Nikola Tesla era di nazionalità serba ma nacque nella cittadina croata di Smilijan nel mese di luglio del luglio del 1856. Suo padre Milutin era un sacerdote ortodosso, persona dotata di forte spiritualita'unita a ferrea volonta'. La madre invece era Duka Mandic, la quale, seppur priva di qualsiasi tipo di istruzione scolastica, era invece dotata di memoria ed inventiva straordinarie. Il giovane Tesla ebbe quindi il dono naturale di ereditare entrambe le qualità dei propri genitori, forte moralita' spirituale unita ad eccezzionale capacita' intelettiva. Comincia la sua formazione scentifica studiando ingegneria elettrica al Politecnico della cittadina austriaca di Graz, per poi iscrivers all'Università Charles-Ferdinand di Praga. Purtroppo dovra' abbandonare preventivamente gli studi universitari a causa della morte del padre. Nel 1880 Tesla entra come dipendente alla Tivadar Puskás, compagnia telegrafica di Budapest. In breve diventa capo responsabile della manutenzione elettrica per passare in seno a ruoli di primaria responsabilita' in seguito. Successivamente si sposta in Francia, nella capitale Parigi dove collabora come ingegnere per la Continental Edison Company. Nel maggio del 1899, Tesla costrui'a Colorado Springs un laboratorio attuato allo scopo di valutare la possibilità di trasmettere energia attraverso conduttori naturali come la terra, acqua ed atmosfera. Teorizzava infatti sulla possibilita' di traslare energia elettrica in localita' lontane senza la necessità di ricorrere ai fili conduttori. Effettuo personalmente una serie di esperimenti che lo portarono a dimostrare scentificamente la fondatezza delle sue ipotesi pur sapendo che lo svilippo di tale tecnologia sarebbe stata ostacolata proprio dai suoi finanziatori ai quali conveniva traslare energia su eletrodotti tradizionali facendosi pagare profumatamente la successiva distribuzione. Furono queste le reali ragioni sull'assoluto riserbo dello stesso Tesla sugli scopi reali della sua ricerca, dimostrare al mondo che la zona ionosferica dell'atmosfera terrestre, era fortemente conduttrice e che conseguentemente poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica, od elettromagnetica, a distanze pressoche' infinite ed a costi irrisori. Tale teoria si rivelo' immediatamente scomoda per gli enormi interessi in gioco, fu' conseguentemete ostacolata nella sua fase di sperimentazione ma rimane un caposaldo di quello che avviene nella realta' di tutti i giorni, la libera traslazione di energia elettromagnetica nello spazio libero........ Correva l'anno 1901 ed il 12 dicembre il mondo intero rimase allibito dal diffondersi di una sconvolgente notizia, Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera “S” dalla costiera della Cornovaglia fino a Newfoundland sita sul territorio Americano e posta al di la' dell'oceano Atlantico. Ma furono davvero in pochi a sapere che nella realta'lo scenziato italiano nel compere tale opera aveva utilizzato ben 17 dei brevetti proprietari dello stesso Tesla, al quale non rimase che la magra consolazione di iniziare una non prevista, o voluta, battaglia legale contro Marconi. |
Heinrich Rudholp Hertz Il grande fisico tedesco Heinrich Hertz ha reso possibile lo sviluppo della radio, la televisione, il radar e dimostrando che l'elettricità può essere trasmesso in onde elettromagnetiche. Ha spiegato e ampliato la teoria elettromagnetica della luce che era stata portata avanti da Maxwell. E 'stata la prima persona che ha dimostrato con successo la presenza di onde elettromagnetiche, con la costruzione di un apparato che ha prodotto e rilevato le onde radio VHF / UHF. Le sue imprese gli valsero l'onore di avere il suo cognome assegnato l'unità internazionale di frequenza (un ciclo al secondo). James Clerk Maxwell
James Clerk Maxwell era un fisico matematico per primo scopri' la relazione intercorsa tra campo elettrico e campo magnetico, due forze che se unite creano una forza unica, l'elettromagnertismo. Per somma deduzione sentenzia che essendo essa una forza pura, si puo' propagare nello spazio libero ad una velocita' di 300.000 km al minuto secondo, paragonando l'onda elettromagnetica all'onda luminosa. In conclusione........
Fondamentalmente Nikola Tesla era il vero genio, una grande mente poliedrica che amava dilettarsi e mettersi alla prova su vari fronti e contemporaneamente.
Vittima delle sue stesse ideologie , delle tematiche in gioco prediligeva l'aspetto scentifico ed intellettuale mettendo gli aspetti economici in secondo piano. Comportamento scomodo ai molti, purtroppo la storia insegna che viene spesso premiato colui che abbina sapientemente scenza ed economia, la ricerca costa e chi investe lo fa' principalmente per scopi economici piu' che umanitari. Il vero genio e' stato Nikola Tesla il quale a dimostrato al mondo intero cosa significa essere persona che dimostra con i fatti le proprie convinzioni e se vogliamo, ha dimostrato ancora una volta che pagano gli interessi economici e che la vera ricchezza che conta purteoppo e' quella materiale, mettendo quella intelettuale in secondo piano. |