LE RADIO CON MODLAZIONE DI FREQUENZA
Premessa:
Molto brevemente, le trasmissioni radio in generale avvengono su' una determinata frequenza, quest'ultima si misura in Hertz.
Quando si dice lunghezza d'onda, si intende proprio la lunghezza fisica dell'onda elettromagnetica su cui viene modulata l'nformazione, in questo caso la trasmissione radio stessa.
Se vogliamo calcolare frequenza, lunghezza d'onda, non facciamo altro che, con la regola delle tre dita, dividere la velocita della propagazione della corrente elettromagnetica nello spazio libero per la frequenza espressa in hertz.
Tutto lo spectro delle frequenze definite come HF e' soggetto a riflessione ionosferica, quindi dalla sorgente, le onde elettromagnetiche vengono riflesse nuovamente sulla terra dallo stato ionosferico ionizzato.
Tanto piu' alto e' questo strato, maggiore sara' l'angolo di riflessione e la distanza percorsa dalle radio onde.
Tutto questo molto in breve, ma e' chiaro che le trasmissioni radio commerciali devono avere un bacino di utenti consolidato e non soggetto ai capricci ed alle problematiche intrinseche collegate alla propagazione ionosferica.
Le trasmissioni in onde lunghe - medie - corte e cortissime, erano soggette, e lo sono tuttora, al fenomeno della riflessione ionosferica e della relativa propagazione.
Le frequenze piu' elevate bucano lo strato ionosferico, se non fosse possibile farlo non esisterebbero le comunicazioni spaziali o satellitari.
Nel 1949 iniziano in italia le prime trasmissioni in modulazione di frequenza in concomitanza con la nascita del nuovo terzo programma a carattere culturale e locale, il segnale irradiato viene traslato da una serie di ponti ripetitori normalmente collocati in "altura" , in questo modo la copertura terittoriale viene effettuata e calcolata su "orrizzonte ottico", tutto quanto realizzato risulta costante nel tempo e' perfettamente insensibile alle problematiche di propagazione o riflessione ionosferica. Ma la vera diffusione delle trasmissioni in modulazione di frequenza avverra' soltanto nella seconda meta' degli anni 70 ed in concomitanza con l' avvento dell' emmittenza privata.
Fino a qui l'aspetto fisico, poi vi e' anche un'altro aspetto, non meno importante, quello tecnico.
FM significa "modulazione di frequenza" o Frequency Modulation, in soldoni l'informazione viene impressa sulla variazione di frequenza dell'onda portante, sullo spectro delle HF veniva invece usata la AM, ovverossia la modulazione d'ampiezza o Amplitude Modulation, dove ad essere modulata era l'ampiezza del segnale portante.
La Radiomarelli presento' nel 1957 il modello RD 176 FM, si trattava di un modello classico avente tastiera frontale di preselezione e la allora nuova gamma di modulazione di frequenza. Classico ed estremamente elegante, non molto dimensionato ma comunque importante. Rispettava i canoni estetici voluti dal grande pubblico, nella foto sopra la versione con em 80 indicator, una delle tre versioni commercializzate. |
Qui sopra invece la versione piu' rifinita, il ricevitore RD 196 , anch'essa presentata nella seconda meta' degli anni 50, differiva rispetto all' RD-176 in alcuni particolari, l'occhio magico di sintonia era l'em 84 a refrazione azzurra ed inoltre in aggiunta troviamo la tastiera di preselezione tonalita' posta sulla sezione frontale in opposizione all'occhio magico stesso. Circuitalmente non differiva molto dalla precedente versione. |
Ultima a sinistra in alto la Mivar Rodi. La Var Milano, nota universalmente come Mivar, negli anni '60 con l'avvento della gamma di modulazione di frequenza estesa alla produzione di massa, presento alcuni modelli particolarmente interessanti nel rapporto prezzo/prestazioni. Furono tutti un successo commerciale e molto diffusi. Vediamoli......... |
Naturalmente anche gli altri costruttori non stettero a guardare, negli anni '60 il ricevitore tipo doveva avere le onde medie e la modulazione di frequenza, i modelli piu' lussuosi implementavano oltre che a suddette gamme anche le onde lunghe, corte e la allora gamma analogico televisiva audio.
Con l'avvento della gamma di modulazione di frequenza, in italia la prima radio commerciale con implementata tale gamma fu' l'IMCA RADIO PANGAMMA del 1948 seguita dalla WATT RADIO GIUBILEO nel 1949.
Per la grande massa bisognera' attendere la meta' degli anni '50 dove fu' il Telefunken Domino ad essere il primo ricevitore proposto ad un prezzo abbordabile anche alla media borghesia. |
I ricevitori cambiano ancora geometria, le linee morbide e tonde dei primi anni '50 lasciano spazio a geometrie piu' squadrate. Icanoni stilistici del periodo infatti tendono a giocare con le fugure geometriche, negli studi piu' avanzati si tende anche a comporre o scomporre le suddette, caso eclatante fu' infatti la Brionvega di Sapper e Zanuso con il concetto bivalve . Compaiono le tastiere frontali di comando e preselezione, dalle stesse si accede a tutti i comandi del ricevitore che sono a loro volta preimpostati. I ricevitori sono piu' semplici nel loro utilizzo, cresce il livello tecnico e conseguentemente anche le prestazioni. Si tende a contenere le dimensioni, nascono anche i primi super ricevitori ad altissime prestazioni, plurialtoparlante ed atti alla emissione stereofonica. |
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TELEFUNKEN
CONCERTINO 9
UN VERO HI-FY
4 ALTOPARLANTI
1958
CONCERTINO 9
UN VERO HI-FY
4 ALTOPARLANTI
1958
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